Delight the light

PROGETTO: Padiglione per La Stampa presso la manifestazione Fuorisalone
ANNO: 2018
LOCATION: Italia, Milano, Largo Cairoli
PROJECT TEAM: prof. Marco Imperadori, arch. Roberto Francieri, Marco Baccaro, Luca del Favero, Andrea Tagliabue
PARTNERS: Officine Tamborrino, Scaffsystem, Knauf, Velux, Ondulit, Sider Montaggi, Nurith, Vanoncini, D3wood, Covestro, Granorte, Foscarini Padiglione Per La Stampa

L’incontro tra design, architettura e ingegneria

Questo progetto ha rappresentato il padiglione Fuorisalone di Milano, progettato al fine di ospitare l’ufficio stampa del campus evento in Habit, consentendo a un piccolo spazio un elevato livello di illuminazione naturale.

Structura è stato il metodo adottato per la realizzazione del padiglione, un sistema che nasce dall’unione tra design, architettura e ingegneria e che rende possibile la creazione di soppalchi metallici, interventi di edilizia industriale (pensiline, tettoie, capannoni), interventi di edilizia abitativa (bungalow, ville mono o multipiano e palazzine) e progetti speciali creati appositamente per ogni specifica esigenza, come strutture reticolari e stand fieristici.

Attraverso questa metodologia costruttiva l’acciaio, grazie alle sue generose caratteristiche strutturali e tecnologiche, consente di essere abbinato a una serie di materiali complementari, al fine di offrire un prodotto edilizio con alte prestazioni acustiche, termiche, antincendio, ecologiche ed energetiche.

Oltre alle caratteristiche tecniche e funzionali, l’edificio è stato costruito nel rispetto del contesto ambientale, urbano e naturale, sociale e culturale; tutti requisiti fondamentali richiesti del committente.

L’ibridazione e la sostituzione delle tradizionali tecniche laterocementizie, grazie ai nuovi metodi di costruzione e di gestione del cantiere, rappresentano strumenti innovativi per Scaffsystem, soprattutto in risposta alla crescente domanda di flessibilità e di velocità costruttiva.

Delight the light

La sinergia tra uomo e architettura dell’acciaio

Il padiglione Fuorisalone di Milano è stato progettato per ottimizzare la qualità interna dell’illuminazione, come se fosse una vera e propria lampada di luce naturale. Infatti, mentre i bassi serramenti verticali hanno permesso la vista dell’esterno dalle postazioni lavoro, le finestre del tetto hanno consentito maggior luce zenitale verso la sala.

Il rivestimento semitrasparente favorisce l’uniformità di irradiazione della luce, distribuendola in modo tale da evitare l’effetto accecante nei confronti degli operatori presenti all’interno.

Infine, tramite i serramenti bassi a vasistas e le finestre al di sopra, è stato reso possibile il cosiddetto effetto camino, il quale ha garantito il comfort interno e una ventilazione naturale, rinfrescando il padiglione senza consumo di energia.

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